Il parco della Cupa sorge negli anni ’50 con il definitivo assetto viario attorno alle mura della città e vede l’importante contributo del noto paesaggista toscano Porcinai che ne curò la sistemazione. Uno schematico disegno di progetto restituisce le linee guida dell’intervento di Porcinai: da zona malsana, scoscesa, inaccessibile, utilizzata fino ad allora come discarica, il fosso della Cupa diviene un luogo che, mentre incornicia la modernità della nuova galleria, si apre alla città storica attraverso la creazione di una scala d’accesso inserita in una torre medievale. Dalle panchine in pietra che scandiscono i percorsi, lo sguardo include il paesaggio periurbano a valle e le mura urbiche a monte. All’epoca, il giardino è parte della mobilità urbana quale percorso nel verde per raggiungere il centro storico. Negli anni Cinquanta e Sessanta il parco è la ‘spiaggia’ dei perugini.