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Chiesa dei Santi Stefano e Valentino

L’origine della chiesa, una piccola aula romanica detta Cappella Santo Stephani, risalirebbe all’XI o XII secolo. A Perugia esistevano altre due chiese dedicate al proto martire cristiano, una in Porta San Pietro (Santo Stefano del Castellare) e l’altra in Porta Eburnea (Ecclesia S. Isidori et Stephani). Il culto di questo santo era molto diffuso, la sua protezione veniva invocata specialmente contro la grandine e la peste. La Chiesa di Santo Stefano in Porta Santa Susanna è menzionata nel diploma del 1163 di Federico I Barbarossa con il quale l’imperatore prende sotto il proprio protettorato anche questa chiesa e la assegna al Capitolo della Cattedrale. Presenta resti di affreschi del sec XIV e XV , tra cui il bel San Michele Arcangelo con Santa Caterina, attribuito al maestro detto Ironico. A decorrere dal 1819 diventerà la Chiesa dei Santi Stefano e Valentino in Via dei Priori in seguito alla fusione delle antiche Parrocchie di Santo Stefano e di San Valentino, quest’ultima risalente al 1500.

Fonti testi / Text sources
Archivio Associazione Priori