Perugia la “turrita. Fra il IX e il XIII sec., a seguito della rinascita della città e del progressivo inurbamento della nobiltà feudale, le torri, strumento per contribuire alla difesa della città ma soprattutto segno del prestigio nobiliare, sostituendosi alla tipologia castellana, diventano uno dei forti segni connotativi urbani e la città medievale si presenta con un irregolare profilo irsuto con sentiti dislivelli dovuti alla presenza delle torri, in favore della verticalità.
Questa situazione generale può essere applicata anche a Perugia: nonostante non si conosca il numero preciso di torri presenti nel Medioevo si è certi che la funzione delle torri, costruite principalmente all’interno della cerchia muraria, era l’affermazione del prestigio della nobiltà. La causa principale della loro rovina fu proprio il loro stretto legame con il ceto nobile, di cui erano l’identificazione visiva: esse furono demolite, o ridotte in altezza in seguito alle lotte interne fra le consorterie della nobiltà e in seguito ad ordinanze della magistratura, ostile alla nobiltà. Queste due cause, unite al declino della nobiltà stessa come classe politica o alla
sua evoluzione in altre forme, spiegano la relativa brevità della loro esistenza nel tessuto urbano. (Laboratorio di Storia dell’Architettura, prof.ssa Salvo, tutor M. C. Frate, a.a. 2006-2007, Cellini Giulia e Dottorini Eleonora)